martedì 12 aprile 2016

Riflessioni sulla videolezione di Castoldi...



Nel passaggio da una logica di separazione a quella dell'integrazione tra apprendimenti scolastici e contesti di realtà, trovo appropriatissima la metafora del muro e del ponte. Mi fa pensare al passaggio dall'architettura greca a quella romana!!

1 commento:

  1. La seconda video lezione di Castoldi mi è sembrata molto interessante per l'apprendimento (questa volta non per gli allievi soltanto, ma anche per noi insegnanti). Lo studioso Baldacci ha fatto una classificazione per la progettazione: a struttura MOLECOLARE (di tipo analitico e parcellizzato) e a struttura MOLARE (di tipo più globale).Nella lezione sono stati illustrate tre tipologie progettuali: 1)Unita didattiche 2)Moduli didattici 3)Progetti didattici (con una prospettiva pluridisciplinare). Utili sono gli esempi riportati per uno sviluppo delle competenze con l'elaborazione di progetti didattici orientati a questo fine. Ho compreso che, nel percorso didattico, importante e fondamentale e l'Analisi della competenza che comprende sia conoscenze che abilità, ma anche processi cognitivi con una dimensione extracognitiva in cui tener presente il voler agire e il poter agire. Altrettanto importante è presentare SITUAZIONI PROBLEMA con compiti su una realtà contestualizzata che viene problematizzata (es: inscenare un dialogo, scrivere una lettera in lingua straniera, produzione di un testo letterario). Ho anche compreso che è necessario che ci sia sempre una logica didattica entro cui costruire il percorso con le seguenti tappe: 1)Condivisione di senso 2)Allenamento con le attività volte allo sviluppo delle conoscenze e dei processi cognitivi 3)Integrazione ossia integrare i diversi processi messi in atto, proprio come una partita di calcio che, dopo l'allenamento individuale, diventa un gioco di squadra dove tutti hanno un ruolo specifico, ma concorrono insieme per il successo finale. Questo esempio mi è tanto piaciuto ed ho voluto riportalo qui con parole mie che sono anche le mie convinzioni. Alla fine, però, ho compreso che molte di queste cose che ci sembrano così difficili ed ostiche da comprendere sono già nel nostro vissuto di docenti, le abbiamo già sperimentate e, spesso, messe in atto. Si tratta solo di usare una nuova formula per "una nuova partita". E che vincano non i migliori, ma proprio tutti queata volta!!!

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